Già in un post precedente, ho fatto presente l'influenza della multinazionale Apple nella vita dei bambini. Ma non ho ancora affrontato il tema dell'influenza che possono avere tutte queste nuove tecnologie nella vita e nella psiche del neonato.
Ma partiamo dal principio: in qualsiasi "App Store" ("L'App Store è un servizio realizzato da Apple disponibile per iPhone,
iPod touch ed iPad che permette agli utenti di scaricare ed acquistare
applicazioni disponibili in iTunes Store"), si possono individuare applicazioni scaricabili facilmente, dedicate proprio all'apprendimento e alla "crescita culturale" del bambino, partendo dai giochi di composizione di parole, per poi passare a dei semplici esercizi sui numeri e la matematica.
Ora viene spontaneo chiedersi quali saranno le conseguenze di tutto ciò.
Con l'evoluzione delle tecnologie, si è passati da "marchingegni" complessi e strutturati in maniera tale da essere utilizzati da persone con un minimo di praticità, a strumenti completamente touch che possono essere usati appunto da chiunque. Giuseppe Riva, docente di psicologia dei nuovi media, dice riguardo alle conseguenze che questi nuovi strumenti hanno sul bambino:
"Da una parte migliora il processo di coordinamento dei movimenti e
velocizza il processo decisionale. Dall’altra riduce la capacità di
mantenere l’attenzione su un compito a lungo. Il fatto di trovare
immediatamente, con un semplice tocco della mano, ciò che si desidera,
riduce la necessità di rimanere concentrati su quello che stiamo
facendo. Questo discorso vale, soprattutto, per i bimbi dai 6 anni in
su. Inoltre la dimensione del “qui e ora”, del tutto a portata di mano,
può limitare la capacità di astrazione. Così come la semplice gestione
del tempo diventa più complessa, perché spesso il bambino si isola,
perdendo di vista le priorità quotidiane, come, ad esempio, lo studio.
Ovviamente diventa a questo punto fondamentale il ruolo dei genitori che
devono limitare l’uso di questi strumenti dal punto di vista
quantitativo, e non solo. Devono condividere con i proprio figli,
soprattutto se molto piccoli, l’uso delle nuove tecnologie".
Ma lo stesso psicologo trova dei vantaggi a questo nuovo tipo di insegnamento:
"La tecnologia può essere utilizzata a fini educativi. Ci sono tante
strategie d’uso veramente molto interessanti e accattivanti per
insegnare a leggere, contare, in maniera anche divertente. Inoltre
queste tecnologie, se opportunamente usate, aumentano il coordinamento
motorio e spaziale, la prontezza dei riflessi e la capacità di
pianificazione. Quindi, non ha alcun senso demonizzarle."
Nonostante ci siano dei pro e dei contro, sono molto favorevole all'uso della tecnologia per i bambini anche se sono molto piccoli. Però, secondo me, questa vita tecnologica deve essere compensata da una vita pratica dove un bambino deve avere la possibilità di impare e crescere correndo, facendosi male e utilizzando giocattoli di qualsiasi tipo, materiale e forma. Solo così la vita di un bambino potrà essere bilanciata, poichè entrambi insegnano e fanno crescere il bambino.
RispondiEliminaAnto sono completamente d'accordo con te! Però mi sto rendendo conto che andando avanti con il tempo, il far crescere i bambini con una vita più pratica piuttosto che con una vita tecnologica, sta sempre di più "passando di moda"; a mio rammarico.
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